Tre donne ai vertici dei maggiori gruppi editoriali italiani e non solo

Laura Cioli, amministratore delegato di Rcs Media Group

Laura Cioli, amministratore delegato di Rcs Media Group


Oltre un milione di copie tra cartacee e digitali al mese, ricavi per più di 2,2 miliardi e un margine operativo lordo (Ebitda) di 121 milioni. Questi i numeri aggregati dei tre maggiori gruppi editoriali italiani guidati da donne: Rcs Mediagroup, Gruppo L’Espresso e Gruppo 24 Ore. Con la nomina di Laura Cioli ad amministratore delegato e direttore generale dell’editrice del Corriere della Sera, si è completato il trittico che vede Monica Mondardini guidare il gruppo che edita La Repubblica dal 2008 e Donatella Treu al vertice del Gruppo 24 Ore.

Si tratta della prima volta in Italia di donne ai vertici dei tre fra i leader di mercato di un settore. Peraltro in un periodo non semplice per il comparto editoriale, che, come ha sottolineato oggi Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca (socio di Rcs), ha bisogno di «competenze per affrontare un periodo (…), che ovviamente richiede determinazione, capacità e anche visione».

Le tre ceo non sono, comunque, le uniche donne a ricoprire ruoli chiave nel settore. A cominciare dal gruppo Mondadori presieduto da Marina Berlusconi, che siede anche nel board di Mediaset. È invece vicepresidente di Caltagirone Editore Azzurra Caltagirone, figlia dell’imprenditore. Altra presidente donne in Poligrafici Editoriale, quinto gruppo editoriale italiano: si tratta dell’azionista di maggioranza con il 61,7%, Maria Luisa Monti Riffeser. Mentre all’Editoriale il Fatto l’amministratore delegato è Cinzia Monteverdi. Nel Gruppo 24 Ore anche la cfo è una donna, Valentina Montanari

Allargando, poi, il discorso più in generale al comparto media va sottolineato il ruolo di presidente della Rai di Monica Maggioni. Marinella Soldi è, invece, amministratore delegato Italia e direttore generale di Discovery Networks Sud Europa, un’area che comprende ovviamente oltre alla penisola tricolore, Francia, Spagna e Portogallo, un network televisivo con più di 30 milioni di abbonati.

La prossima rivoluzione importante nel settore editoriale si avrà quando anche alla direzione dei maggiori quotidiani italiani siederanno delle donne.