“Non mi piace questo 84% dei russi che incita ad uccidere gli ucraini, mi piace il mondo russo della letteratura e della scienza, ma non rispetto il mondo russo di Putin e di Stalin”. Neanche il tempo di festeggiare il premio appena ricevuto, che la vincitrice del premio Nobel per la letteratura, Svetlana Alexievich (che stava stirando quando l’hanno chiamata per dirle del Nobel), non perde l’occasione, nella sua prima conferenza a Minsk, di continuare il suo impegno sociale: “Non è un premio per me, ma per la nostra cultura, per il nostro piccolo paese, che è stato messo nel tritacarne della storia”. E ancora: “Il potere bielorusso fa finta che io non ci sia, non pubblicano i miei libri, non posso fare discorsi da nessuna parte, non mi ricordo che la tv bielorussa mi abbia fatto una chiamata, neppure il presidente bielorusso” ha raccontato la scrittrice, aggiungendo: “Non sono una barricadera, ma i tempi ci trascinano verso le barricate perché quello che sta avvenendo è vergognoso”. Alexievich ha inoltre detto che probabilmente non voterà alle presidenziali di domenica prossima, dove Lukashenko si presenta per un quinto mandato, ma che se dovesse farlo darà la sua preferenza alla candidata dell’opposizione Titiana Karatkevich. Di lei racconteranno ampiamente i giornali domani. Per chi non avesse ancora letto nulla dei suoi scritti a novembre uscirà in Italia il primo titolo con Bompiani: “La guerra non ha un volto di donna”.
Dall’italiana Grazia Deledda alla britannica Doris Lessing sono 13 le donne che nella storia hanno ricevuto il Nobel per la Letteratura e oggi a loro si è aggiunta Aleksievich. La prima fu la scrittrice svedese Selma Lagerlöf, premiata nel 1909. Cinque anni dopo passò a fare parte dell’Accademia Svedese, che seleziona i vincitori del riconoscimento. Eccone una carrellata:
• 2015: Svetlana Aleksievich, scrittrice e giornalista bielorussa, nata in Ucrania nel 1948. E’ autrice, tra l’altro, di «Preghiera per Chernobyl» e «Tempo di seconda mano».
• 2013: Alice Munro, nata in Canada, nel 1931. Considerata una maestra della narrativa, ha scritto opere come «Le Lune di Giove».
• 2009: Herta Müller, tedesca, nata Romania nel 1953. Autrice, tra l’altro, de «Il paese delle prugne verdi» e «Cristina e il suo doppio».
• 2007: Doris Lessing, nata nel 1919 nel Regno Unito. «Il taccuino d’oro» è una delle sue opere più famose. E’ morta nel 2013.
• 2004: Elfriede Jelinek, austriaca nata nel 1946. Ha scritto diversi romanzi e opere teatrali.
• 1996: Wislawa Szymborska, poetessa polacca (Polonia, 1923-2012).
• 1993: Toni Morrison, nata negli Stati Uniti nel 1931. Sono suoi romanzi come «Amore», «Canto di Salomone» e «Il dono».
• 1991: Nadine Gordimer, sudafricana nata nel 1923 e scomparsa nel 2014. Autrice, tra l’altro, de «La storia di mio figlio».
• 1966: Nelly Sachs, svedese (1891-1970). Ha scritto drammi, poemi e numerose raccolte di poesie.
• 1945: Gabriela Mistral, cilena (1889-1957). Suoi i «Sonetti della morte» o «Desolazione».
• 1938: Pearl S. Buck, nata negli Stati Uniti nel 1892 e morta nel 1973. E’ l’autrice, tra l’altro, di «La buona terra». 1928: Sigrid Undset, norvegese (Noruega, 1882-1949). Ha scritto opere quali «L’età felice» e «Il peccato».
• 1926: Grazia Deledda, italiana (1871-1936). E’ la scrittrice sarda più conosciuta al mondo, sono suoi capolavori come «Elias Portolu», «L’edera», «Chiaroscuro» e «La madre» (1920).
• 1909: Selma Lagerlöf, svedese (1858-1940). Ha scritto, tra l’altro, «La saga di Gösta Berling».