Se interviene anche il Papa sul tema, vuol dire che si tratta proprio di un’ingiustizia conclamata! E’ il primo pensiero che mi è venuto questa mattina quando ho letto le dichiarazioni di Papa Francesco: “È un puro scandalo” che a parità di lavoro le donne abbiano una retribuzione più bassa. Come cristiani dobbiamo diventare più esigenti (rispetto alla tutela sociale della “dignità del matrimonio” ndr), per esempio sostenere il diritto alla eguale retribuzione per eguale lavoro, perché si da’ per scontato che le donne devono guadagnare meno dell’uomo? La disparità è un puro scandalo”. Non che questo da domani possa cambiare le cose. Certo è che l’attenzione mediatica questa volta sarà superiore a quella prestata alle cicliche statistiche sul tema.
In Italia, come avevo già scritto tempo fa, assumere una donna oggi costa circa il 32% in meno. Non per legge ma per dati di fatto. Eppure questo non sta incentivando le assunzioni di donne. Anzi. Gli ultimi dati Istat hanno evidenziato un nuovo calo dell’occupazione femminile in Italia, ben lontana dagli obiettivi europei del 60% (siamo attorno al 47%).
Il Papa ha anche sottolineato come un’eguaglianza nelle retribuzioni faccia diminuire anche le difficoltà economiche delle famiglie, spesso causa di rotture dei matrimoni. Non solo “stipendi” nel suo intervento a favore dell0unità familiare. Papa Francesco ha invitato anche a chiedere il riconoscimento della “maternità delle donne e della paternità degli uomini, a beneficio anche del bambino”, o a valorizzare la “ospitalità” della famiglia. “L’ospitalità – ha rimarcato – riveste oggi una importanza cruciale specialmente nelle situazione di degrado e di violenza”.
E’ vero che in Italia non abbiamo più il ministero delle Pari Opportunità, ma che su certi temi si debba levare la voce del Papa nel silenzio generale è davvero sconfortante. Il premier Renzi ha tenuto le deleghe delle Pari Opportunità in seno alla presidenza del Consiglio. Che ogni tanto questo corrisponda anche a un impegno concreto.