Il vento del cambiamento ai vertici dei gruppi di consulenza internazionali

Anche nelle grandi quattro firm della consulenza tira un’aria nuova. Dopo Deloitte, che a febbraio aveva scelto come amministratore delegato Cathy Engelbert, ora la svolta ai vertici è arrivata in Kpmg. E’ stata annunciata ieri la nomina a chief executive e chairperson (notare, non più chairman!) della prima donna della sua storia. Sarà Lynne Doughtie, finora responsabile dell’attività di consulenza.

Doughtie, che ha 52 anni ed è da 30 anni in azienda, è stata eletta per i prossimi cinque anni alla carica di amministratore delegato e presidente dal board del gruppo e il suo incarico comincerà dal primo luglio.

«È un onore guidare Kpmg in questo momento, quando la qualità e la fiducia nel lavoro che svolgiamo e importante come non mai», ha commentato Doughtie. Al comando della divisione di consulenza era arrivata nel 2011, guidandola ad un tasso di crescita annuale del 17% che ha portato a un fatturato di 2,65 miliardi di dollari nel 2014.

E dire che negli ultimi anni mi è capitato spesso raccogliere lamentele su come manchino spazi di carriera per le donne nei grandi gruppi di consulenza. In genere i partner donna sono di una percentuale davvero esigua, almeno in Italia.

Due le riflessioni: che queste nomine non siano solo uno specchietto per le allodole e che l’arrivo di donne ai vertici cambi anche il business della consulenza. Non perché stia andando male, ma perché l’innovazione è sempre un valore. Magari anche nei parametri organizzativi del lavoro!