“Masha è anarchica”. “Peppa è lobotomizzata”. “Masha non è istruttiva”. “Peppa rappresenta un mondo non reale”. Stralci di conversazione fra mamme e papà alla festa di compleanno di una duenne. Lo strapotere di Peppa Pig è infine stato intaccato. Solo sei mesi fa era l’argomento principe dei genitori, che si ritrovavano a cercare nei negozi la maglietta di Peppa o il pupazzetto di George. Ora, invece, stanno nascendo due fazioni, che si contrappongono, non tanto fra i bambini quanto fra i genitori. Al momento, però, almeno a giudicare dalla popolarità su Facebook, vince Masha: la pagina ufficiale dell’eroina russa ha totalizzato più di 3,4 milioni di “like”, Peppa è ferma a poco più di 2,3 milioni. Eppure quest’ultima è di lingua inglese (british perfetto), mentre la prima online si trova spesso in versione russa.Ma cosa spacca così tanto i genitori?
Francamente a casa abbiamo vissuto la fase Peppa, ma finalmente vediamo la fine del tunnel. Masha è la speranza di un’infanzia meno zuccherosa, più fantasiosa. Anarchica? Non so. Ma credo che i bambini debbano sperimentare: se c’è da attaccare un quadro possono stare a guardare, come Peppa e George, il papà fare un buco nel muro e la mamma attaccare un chiodo alla perfezione. Oppure possono rubare martello e chiodi e scoprire da sé che si pososno fare buchi nel muro. E magari, poi, come Masha…nel riparare al danno si scoprono geniali nel trasformare la casa in un veliero.
E voi che modello volete per le vostre figlie? Torna la vecchia diatriba Pippicalzelunghe o Biancaneve?