La scelta di una donna ai vertici di una controllata del gruppo Cariparma Crédit Agricole non è, peraltro, frutto di una decisione estemporanea. L’amministratore delegato del gruppo, Giampiero Maioli, è da tempo impegnato nella valorizzazione all’interno dell’istituto dei talenti femminili anche attraverso programmi ad hoc realizzati nell’ultimo biennio per la crescita di una nuova classe dirigente. Inoltre, in occasione del dibattito sulla legge Golfo-Mosca si era espresso a favore dell’introduzione di quote di genere nella composizione dei cda. «La nomina di Chiara Mio, condivisa con tutti gli azionisti risponde all’esigenza di dare continuità a quella bella storia del Nord Est qual è FriulAdria. Si pone dunque in linea di continuità con la tradizione rappresentata da presidenti molto amati e fortemente vicini al Friuli e a Pordenone come Angelo Sette e Antonio Scardaccio» ha dichiarato Maioli, aggiungendo: «Chiara Mio, legata al mondo accademico veneto d’ambito economico di Cà Foscari – ha aggiunto -, saprà ben inserirsi nella cultura di un grande gruppo internazionale e di territorio come Crèdit Agricole».
Nata nel 1964 a Pordenone, sposata, dopo la laurea in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Mio ha intrapreso la carriera accademica nello stesso Ateneo, prima come ricercatore, poi come professore associato e infine come professore ordinario del Dipartimento di Management.
Componente del consiglio di amministrazione di società quotate (Eurotech e Zignago Vetro) e del collegio sindacale della Danieli e C di Buttrio, Mio riveste attualmente anche l’incarico di presidente del “Comitato per la sostenibilità” di Atlantia, la società capogruppo di Autostrade e Adr Aeroporti di Roma. Chiara Mio dal 2006 al 2012 aveva ricoperto l’incarico di assessore nella giunta comunale di Pordenone, con deleghe al bilancio, alla programmazione, all’innovazione e sviluppo.