8 marzo, senza parole

8marzo  

Qualunque parola per l’8 marzo è troppo o troppo poco. Mi limito quindi a riportare una notizia e un’appello.

“Sette donne muoiono ogni mese per infortuni sul lavoro. Questo il bilancio delle morti bianche per il 2008 (da gennaio a novembre), secondo dati Inail, disponibili su internet. In Italia ci sono stati 72 casi mortali di donne, circa sette ogni mese. L'area più colpita è stata il Nord-Ovest con 23 casi, contro i 21 del Nord-Est e i 17 del Centro. All'ultimo posto il Sud (con 6 vittime) e le Isole (5). Oltre 230.000 sono invece stati i casi di infortuni sul lavoro che hanno colpito le donne (232.728 nel 2007)”.

 


 «Quest'anno, la Giornata Internazionale della Donna, si occupa di un problema che disonora il mondo. Ogni giorno, in tutto il mondo, le donne e le ragazze affrontano violenze domestiche, sfruttamento e abuso sessuale e la tratta di esseri umani». Lo afferma, in occasione dell'8 marzo, il direttore generale dell'Unicef, Ann M. Veneman, sottolineando che «troppo spesso, questi crimini restano impuniti. Lo stupro e la violenza sessuale sono sempre più utilizzati come arma di guerra in situazioni di conflitto»