Obama's family
A Nairobi è un musical (Barack Obama Superstar), in Cina un cellulare, ad Obama (Giappone) un dolcetto ai fagioli. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, salutato da mezzo mondo come l’uomo del cambiamento, ha un’immagine e un gradimento tali che la mitologia e il marketing non hanno perso l’occasione per trasformarlo in icona.
In realtà, però, è innegabile che oggi alle 12 ora di Washington (18 ora italiana) l’audience del giuramento di Obama abbia battuto qualsiasi record a livello mondiale. E il discorso di apertura del mandato non sembra aver deluso. A quanti, non americani, lo hanno seguito il presidente ha teso la mano: “A tutti i popoli ed ai governi che ci stanno guardando, dico sappiate che l'America è amica di ciascun uomo donna bambino che cerchi un futuro di pace”. Non è mancato poi l’invito ai musulmani: “Cerchiamo un nuovo approccio con il mondo musulmano basato sul rispetto. Se sarete disposti ad abbassare il pugno, vi daremo una mano”. Ma soprattutto Obama ha affrontato l’attuale incubo degli americani e del resto del mondo, la crisi economica-finanziaria: con realismo “ci vorrà tempo, non sarà facile, ma ce la faremo” e con umiltà “siamo consapevoli che la grandezza di una nazione non è mai data per scontata”. Gi applausi e le lacrime sono arrivati quando Obama ha dichiarato che siamo tutti uguali e liberi, ricordando: “Il significato della libertà è che un uomo, il cui padre 60 anni fa non sarebbe stato neanche servito nei ristoranti, è diventato presidente degli Usa”.
Il discorso di oggi sarà il primo di una raccolta che sarà pubblicata, chissà, fra un anno o fra quattro. Intanto La prima raccolta di discorsi di Obama è già un best-seller in Giappone. Il libro di inglese (Discorsi di Barack Obama) ha già venduto più di 400mila copie in due mesi, un grande risultato in un Paese dove sono pochi i romanzi che riescono a vendere più di un milione di copie all'anno. E sapete perché il libro è in testa alle classifiche di Amazon-Giappone? Perché i discorsi sono semplici e chiari e sono considerati l’ideale dai giapponesi per imparare l’inglese (il libro è corredato da cd).
Ma aldilà del miglioramento dell’inglese dei nipponici, quale sarà l’effetto Obama sui nostri Paesi?