Madoff: ingenui o avidi?

Bernie Madoff, fuori su cauzione!

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Quando si dice la globalizzazione! La truffa di inizio secolo (perché per precauzione ci tocca ipotizzare che altre ne seguiranno) ha colpito tutti dagli Stati Uniti, all’Europa, all’Asia. Adesso che se ne sanno i dettagli, diversi operatori del settore finanziario dicono che era un disastro prevedibile: gli indizi, come nei migliori gialli, erano sono gli occhi di tutti bastava leggere i documenti di presentazione della società di Madoff o leggere le proposte d’investimento o considerare altri dettagli più tecnici. Ma stavolta a essere truffati non sono stati la casalinga di Voghera e il pensionato di Brescia. Stavolta a cadere nella trappola sono stati professionisti, anche del mondo della finanza, e famiglie ricche, molto ricche (che si presume paghino consulenti preparati, molto preparati). Delle banche, dei fondi pensione, delle fondazioni che hanno perso soldi non ci occupiamo: perché se non hanno letto bene i documenti hanno semplicemente mancato di fare il loro dovere prima di affidare milioni di dollari a Madoff.

Torniamo quindi ai professionisti e alle famiglie ricche: se i segnali c’erano perché non li hanno visti? Ingenuità o avidità. Ora quelli che rischiano di perderci molto ti dicono che dall’ex presidente del Nasdaq (a Borsa tecnologica americana) , stimato broker e ascoltato addirittura in senato non ci si poteva aspettare qualcosa di simile. Questione di immagine, quindi? Può essere. Ma certo a convincere gli investitori non deve essere stata solo la (falsa) reputazione di Madoff, ma anche (e soprattutto) i guadagni che Madoff assicurava: oltre il 10% costante da anni nonostante le oscillazioni del mercato. Madoff sembrava davvero aver trovato la formula magica per non perdere mai, con cui dovevano confrontarsi i mortali hedge fund di mezzo mondo. Forse,  quindi, l’avidità ha giocato un ruolo di primo piano.

Così ora si trovano a dover “incassare” le perdite famiglie facoltose, soprattutto fra Milano e Verona in Italia. Si parla anche di giri di amicizie che si ritrovavano davanti ad un camino a St.Moritz. I nomi non si fanno per cortesia, ma circolano con insistenza in certi ambienti.

E a quest’annus horribilis per la finanza e l’economia, mancava solo il pacco dono natalizio di Madoff. Poco ci consola, come italiani, che il caro Bernie (così lo chiamano gli amici, anche loro truffati per altro) abbia usato uno schema di truffa di cui possiamo vantare il copy right: sì, perché il cosiddetto schema Ponzi (praticamente la catena di Sant’Antonio), usato per far scomparire i soldi, è stato inventato e importato negli Stati Uniti dall’immigrato italiano Charles Ponzi all’inizio del ‘900. Potevamo farci mancare anche questa? Ora saremo pizza, mandolino e schema Ponzi!