Diciamocelo: il Principe Azzurro, anche nelle fiabe tradizionali, non ha un grande spessore. Ci è sempre andato bene perché era neutro, un ologramma di un uomo, senza particolari emozioni o inclinazioni. Aspettava a una festa di essere affascinato oppure arrivava a cavallo a fare il minimo indispensabile per salvare la principessa. In Cenerentola non si scomoda neppure di andare a cercare lui la sua amata. Aspetta al castello che qualcun altro la ritrovi e gliela porti. Insomma, alla fine chi lo vorrebbe davvero accanto uno così? Però il mito è sopravvissuto per decenni fino ala distruzione che ne stanno facendo pezzo a pezzo gli ultimi film Disney da Maleficent a Frozen, dove non faceva di certo una grande figura (ne scrissi qui)! Da figura sbiadita e incolore, il principe è diventato esplicitamente superfluo. Ben venga, quindi, l’idea di Disney di sganciarlo dalla sua principessa per dargli una vita propria, una propria dignità. Sarebbe questa l’idea a cui sta lavorando Matt Fogel, che ha lavorato a Piovono polpette e a Bob: the musical. Il tutto nella scia dei film live-action come Malefincent, Cenerentola e La Bella e la Bestia (in uscita nel 2017). Che sia la volta buona per ridare dignità al vecchio principe?
Qualunque sia la scelta di Disney, l’interessante è che si inizia a prestare nuovamente attenzione a personaggi maschili, probabilmente in modo nuovo esattamente come è avvenuto in Maleficent per i personaggi “cattivi”. Dopo aver reinventato la figura femminile delle principesse, ora Disney si trova di fronte ad un’altra sfida importante. Perché le nuove generazioni hanno bisogno di role model, anche solo di fantasia, e quelli proposti dalle fiabe non riflettono più la complessità di rapporti fra i generi. E i personaggi maschili rischiano di rimanere schiacciati da donne sempre più forti e indipendenti.
Vedremo come sarà reinventato questo Principe Azzurro e se somiglierà finalmente un po’ di più agli uomini che si incontrano per strada.