Un caffè con Jason D. Trennert

Domenico, 5 anni

3_domenico_2

Ogni tanto per il nostro lavoro lanciamo dei messaggi in bottiglia attraverso la rete. E’ capitato qualche mese fa, ero alla ricerca di un report e ho scritto ai responsabili dello studio. A volte non rispondono, altre mandano una mail, questa volta invece ho ricevuto una telefonata. E con sorpresa ho sentito una voce con accento americano parlarmi in italiano. Era Jason DeSena Trennert, co-fondatore della Strategas Research Partners dopo aver lavorato per Morgan Stanley e Merrill Lynch.

"Mio figlio ha cinque anni e si chiama Domenico, un nome che esprime le nostre radici meridionali. E’ nato a New York, come me e come mio padre. E nonostante questo la nostra è una famiglia italo-americana. Mia madre è nata in Italia, a Nola in Campania, ed era la prima di otto figli.  Quando aveva 3 anni sono emigrati in America e lei è cresciuta a Brooklyn.  Mio padre invece è di origine abbruzzese da parte di madre. Come mia moglie Bev. 

Io sono nato nel 1968 a New York e sono cresciuto con una cultura italo-americana. Ho imparato l’italiano da mia madre. Poi ho avuto modo di studiarlo al liceo e all’università. Prima della laurea ho passato anche un estate all’Università di Perugia e ora continuo a prendere lezioni di italiano nel mio ufficio.

La prima volta che sono stato in Italia avevo 4 anni, era estate ed eravamo venuti per le vacanze.  Qualcosa mi colpì molto e ancor oggi mi piace portare la mia famiglia in vacanza in Toscana. Non è solo il mare, il sole, la cucina e la cultura che ci lega a questo Paese. E’ che quando siamo lì la vita ci sembra meno frenetica e complicata rispetto a New York. Forse è solo perchè siamo in vacanza, obbietterà qualcuno.

Il legame con le proprie origini però è per me qualcosa di fondamentale. Tanto che abbiamo deciso di mandare nostro figlio Domenico alla scuola Guglielmo Marconi, una delle migliori di Manhattan a nostro avviso. Ma non sono un caso raro a NewYork. A Wall Street e ditorni lavorano molte persone di origini italiane. E quatro volte all’anno organizziamo delle cene per incontrarci.

Non saprei esattamente spiegare cosa mi leghi all’Italia.  Un’amico che vive a Milano un giorno mi ha detto che io sono la persona più italiana che lui abbia mai incontrato.  E per me è un complimento."

Jason DeSena Trennert

  • Alexandra |

    Thank you for writing about this. It is wonderful to hear of Italian-Americans who take pride in their Italian heritage. More should! The Trennert family give an important examples of how to keep our roots alive in American.

  • Jason Trennert |

    Grazie Monica per questo pezzo molto piacevole. E’ un grand’onore per me e la mia famiglia

  Post Precedente
Post Successivo