Intel Capital punta sulle donne e le minoranze. Lo fa attraverso il nuovo Intel Capital Diversity Fund da 125 milioni di euro, che investirà in startup tecnologiche guidate da donne, appunto, e minoranze sottorappresentate. Sono inoltre stati resi noti i primi investimenti del fondo in quattro aziende guidate da innovatrici.
Ma quali sono i numeri di queste realtà: solo il 15% delle aziende fondate da venture capital negli Stati Uniti possono vantare una donna nel gruppo dirigenziale, secondo un recente report del Babson College, e le aziende il cui ceo è una donna ricevono solo il 3% del totale dei fondi di venture capital. Inoltre, meno dell’1% dei fondatori di aziende della Silicon Valley sono afroamericani o latinoamericani e quasi il 100% dei fondatori finanziati sono bianchi o asiatici. Intel Capital Diversity Fund ha, però, già scovato quattro aziende su cui puntare, che avranno accesso ai programmi di sviluppo aziendale, alla rete globale, alle competenze tecnologiche e al capitale del marchio di Intel Capital. Si tratta di:
- Brit + Co (San Francisco): con una piattaforma multimediale e di e‑commerce, i suoi corsi online e kit completi permetteno di imparare diverse materie: dalla calligrafia alla costruzione di dispositivi con le schede Intel Galileo.
- CareCloud (Miami): è il principale fornitore di pratiche gestionali basate su cloud, cartelle cliniche elettroniche, software di fatturazione medica e servizi per gruppi medici. Intel e CareCloud hanno redatto congiuntamente un white paper sul cloud computing nel settore Healthcare.
- Mark One (San Francisco): utilizza il modulo hardware Intel® Curie™ per sviluppare una tazza intelligente che riconosce automaticamente la bevanda versata al suo interno, mostra il suo contenuto nutrizionale e sincronizza tutti i comportamenti dell’utente a livello di bevande sul suo smartphone.
- Venafi (Salt Lake City): si definisce Immune System for the Internet™. Venafi protegge gli elementi fondamentali di tutta la sicurezza informatica, come chiavi crittografiche e certificati digitali, in modo che non possano venire utilizzati in modo improprio.