“Theron’s character barked orders to Mad Max. Nobody barks orders to Mad Max”. E già, capita anche questo. Che gli uomini possano sentirsi minacciati dalla rappresentazione “errata” del ruolo dell’uomo e della donna in un film d’azione. Non ho visto il film, ma per curiosità e per capire le critiche dei “maschi” americani ho guardato i trailer. La domanda sorge spontanea: ma davvero la mascolinità è minacciata da un’eroina in un film apocalittico dove a sparare non sono più gli uomini?
Sembra proprio pensarla così Aaron Clarey, che scrive nel sito Return of Kings (che pubblica articoli dal titolo “Fiero di essere chiamato misogino” e ha una sezione intitolata “masculinity”), che si è preso la briga di scrivere un post per invitare a boicottare il film. Clarey, che non ha ancora visto il film e probabilmente, viste le premesse, non lo vedrà mai, ha gradito poco la presenza “preponderante” di Theron nei trailer e ancor meno che parlasse più di Mad Max (poco importa che il personaggio sia uno di poche parole, la donna evidentemente avrebbe dovuto parlare meno di lui per contratto!). Apriti cielo, poi, quando Clarey ha letto un articolo del Time Magazine dal titolo “Vagina Monologues Writer Eve Ensler: How Mad Max: Fury Road Became a ‘Feminist Action Film’”. Mad Max, Fury Road è inesorabilemente un film di propaganda femminista. Non sia mai!
E il problema, scrive Clarey, che il femminismo si è infiltrato ad Hollywood rovinando un potenziale bel film d’azione inserendo forzatamente nella trama un personaggio femminile e una non necessaria vena di romanticismo per catturare qualche milione di spettatori femminili in più. E non è neppure l’inchino al femminismo con un improbabile personaggio maschile. Il problema, secondo il blogger, è che gli uomini in America e nel mondo saranno ingannati da esplosioni, tornado di fuoco e raiders del deserto e andranno a vedere un film che non è altro che propaganda femminista e allo stesso tempo, insultati e raggirati, assisteranno alla rovina e alla riscrittura di un pezzo di cultura americana.
Aaron, tranquillo, ti lasciamo i tuoi action movie se ci tieni. Ma guarda che la cultura sta cambiando inesorabilmente fuori dalle sale cinematografiche. Pensa che avete una candidata presidente donna, che il Fondo Monetario Internazionale è guidato da una donna, che la Federal Reserve è guidata da una donna e da gennaio anche l’Opec avrà a capo una donna. Ma se a te basta tenerti stretto un finto superoeroe sparabombe e cazzotti, per noi non c’è problema. Tanto più che Theron ha fatto film molto migliori in parti “da femmina”!