Stasera alle 22.01 mi siederò sul balcone avvolta in una coperta e con una tazza di te fumante. Quel giorno c’è un appuntamento a cui non posso mancare. Me ne starò lì con il naso all’insù e magari se non ci saranno nuvole potrò anche scorgere qualche stella. A quell’ora AstroSam sarà seduta all’interno della navetta russa Soyuz e dalla base di Baikonur partirà per la Stazione Spaziale Internazionale. Prima donna italiana a volare nello spazio. E dopo tutte le #CountDownSongs che si è dedicata durante l’attesa, chissà quale canticchierà durante il vero conto alla rovescia.
Samantha Cristoforetti, nata nel 1977 a Milano e vissuta a Malè (Trento), fa parte della nuova generazione di astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), per la quale è stata selezionata nel 2009. Oltre ad essere la prima donna astronauta italiana, attualmente è l’unica donna astronauta in Europa. Capitano dell’Aeronautica Militare Italiana, si è laureata in Ingegneria meccanica nell’università di Monaco. AstroSam partecipa alla missione “Futura”, la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) , che rientra nell’accordo bilaterale Asi-Nasa del 1997 per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi. La missione durerà quasi sei mesi, che si annunciano decisamente indaffarati: dei 200 esperimenti in programma sulla Stazione Spaziale, dieci sono italiani, compresa una stampante in 3D per futuri “pezzi di ricambio spaziali” e “un’angolo bar” tra le stelle che, oltre ad offrire un po’ di relax agli astronauti aiuterà a studiare il comportamento dei fluidi.
Cara AstroSam, seguirti su Twitter (@AstroSamantha) è stato uno spasso in questo periodo. Peccato tu non possa tweettare anche da là. Devo ammetterlo. Mi piacerebbe proprio intervistarti quando tornerai sulla terra. E non per chiederti come si sta lassù!