Due gocce d’acqua. Una accanto all’altra tra nuvole di farina nella cucina di zia Zizi. La passione di Lorella per i dolci e’ cominciata cosi’, da bambina, giocando con la sorella gemella Nicoletta a preparare torte e biscotti con l’aiuto di zia Graziella. Quella passione e’ tornata quattro anni fa, in un momento particolare della sua vita. E’ stata un’ancora. E oggi e’ un lavoro. Lorella e’ “la regina di fiori (di zucchero): pubblicazioni su riviste specializzate, quattro libri all-attivo, ospitate in tv e soprattutto corsi, in tutta Italia. Perche’ i fiori di Lorella (che nella vita si e’ sempre occupata della propria azienda agricola) sembrano veri.
E’ a una svolta dell’Aurelia, per andare verso Manciano. Lo riconosci perche’ c’e’ una bandiera gialla della Coldiretti che sventola al vento della Maremma. E’ il banco di frutta e verdura dell’azienda agricola della famiglia di Lorella Magni. Lei lo ha ereditato dalla mamma e ora ci lavora con il marito. Di azienda agricola, poi, ne hanno un’altra piu’ all’interno. Li’ c’e’ la figlia ventenne ad occuparsene.
Lorella e’ una donna semplice, di quelle con le mani abituate a lavorare. Anche la terra. Mani che pero’ hanno anche il dono della leggerezza e della precisione tanto che danno vita a iris, rose e gardenie a cui manca solo il profumo. Ha cominciato con qualche tutorial su internet, poi un paio di corsi da un giorno e alla fine solo tanta pratica. La prima sfida? La torta di matrimonio per suo figlio: una cascata di 129 rose rosse su cinque piani di torta a fondo bianco.
Poi e’ arrivata l’idea del blog e la pagina su Facebook (che conta 15mila fan). Alcune riviste specializzate hanno notato i suoi lavori e sono arrivate le pubblicazioni. Da li’ al libro l’evoluzione e’ stata quasi naturale. Doveva essere uno, alla fine sono stati quattro: uno per ogni stagione, edizione Malvarosa, e su Amazon sono arrivati in breve al primo posto per le vendite nella sezione Fai da te e arti decorative. “Non me lo aspettavo. Ho cominciato a 50 anni, nei ritagli di tempo. Lavoro soprattutto di notte, nel silenzio e nella pace di casa. Creare fiori mi rilassa e mi porta solo pensieri belli, bei ricordi, sogni per il futuro” racconta Lorella, a cui piacerebbe potersi dedicare completamente a questa nuova avventura, ma l’estate e’ tutta per l’azienda agricola. “L’inverno, invece, mi posso dedicare ai corsi e alle presentazioni dei libri. Mio marito e’ felice se io sono felice, dice lui”.
Ma come nascono i suoi fiori? “Parto dal fiore vero, lo studio, lo sezione e provo a rifarlo. Il ramo di fiore di pesco, ad esempio, e’ nato durante una passeggiata nel mio pescheto. Ho tagliato un rametto da un albero e ho provato a rifarlo di zucchero”. Il fiore piu’ complicato? “L’iris. Ci ho messo un giorno intero. Ma si tratta di fiori che si rompono facilemnte quando li assemblo”. Quello che le piace di piu’? “Il fiore che mi ha dato piu’ soddisfazione e’ stata la ginestra”. Dopo 100 torte realizzate in quattro anni, 40mila libri stampati e la prenotazione di corsi in tutta Italia cosa manca? “Ho fatto tutto quello che mi sarebbe piaciuto fare. Ora il sogno e’ quello di avere un programma in Tv, come quelli su Real Time”.
Perche’ vi ho raccontato di Lorella? Perche’ mi piacerebbe poteste vederla nelle giornate afose di agosto ad accogliervi dietro al banco fra more, pomodori e angurie con i capelli un po’ scompigliati e il sorriso dolce che da un anno all’altro si ricorda il vostro nome, che fate, da dove venite e anche dei vostri bimbi. Mi piacerebbe farvi ascoltare con quanto entusiasmo e con quanta incredulita’ parla di questa nuova avventura. Perche’ a volte (e sottolineao, a volte) le passioni diventano un lavoro. E ci si puo’ reinventare anche a cinquantanni.