Come reinventare un jeans in quattro lingue diverse

Sophie Gauden della belga Artesis Plantijn University College, Chia Yi Hung dell’ESMOD di Monaco, Violante Toscani della fiorentina Polimoda e ancora Franziska Meierhoefer sempre dell’ESMOD di Monaco. Sono i quattro ragazzi vincitori del Denim Design Award, organizzato da ISKO I-SKOOL,che ha coinvolto nove scuole a livello internazionale: Ual Chelsea (London, UK), ESMOD (Munich, Germany), Istituto Marangoni (Milan, Italy), Polimoda (Florence, Italy), IUAV (Venice, Italy), University of Westminster (London, UK), Artesis Plantijn University College (Antwerp, BE), SCAD (Savannah, USA) and FIDM (Los Angeles, USA).

Quattro le categorie in cui si sono cimentati i giovani designer nel reinventare il jeans: Bohemian Blue, Couture Denim, Active Jeanswear e Future Fit. E devo ammettere che, nonostante qualcosa di già visto (dettagli), ci sono stati molti guizzi davvero interessanti. Ma non solo creatività nel futuro della moda: l’industria non può prescindere da un valido business plan e dalla comunicazione e a queste due categorie sono stati dedicati altri riconoscimenti.

Il fascino della serata di premiazione? Il confronto fra idee, esperienze, conoscenze. La moda ha una dimensione internazionale ed è naturale proiettarsi in questa direzione, ma in realtà è quanto dovrebbero fare le università di qualunque disciplina esse siano.

Europa o non Europa, predominio anglosassone o cinese che sia. I ventenni devono iniziare a pensare senza confini. E la “Blue Starry night” di giovedì scorso ne è stato un bell’esempio.

Ora godetevi le immagini degli outfit che hanno sfilato!

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